Uno stile di vita salutare comprende una buona nutrizione, lo svolgimento regolare di esercizio fisico e l’assenza dell’attività tabagica.
Il corpo della donna va incontro a una serie di importanti cambiamenti fisiologici nei vari trimestri di gravidanza chehanno delle ripercussioni sul fabbisogno nutrizionale e sulla capacità di svolgere attività fisica.
La donna che affronta una gravidanza dovrebbe essere incoraggiata a mantenere o a iniziare a svolgere queste attività essendo usualmente più motivata in questo suo periodo della vita a condurre uno stile di vita salutare.Tuttavia spesso vengono compiuti alcuni errori per ciascuna delle attività che caratterizzano lo stile di vita salutare da parte delle donne gravide e talvolta anche dal personale sanitario. Mentre è conosciuto anche dalla popolazione generale l’effetto negativo del fumo da combustione sulla salute in generale e in gravidanza, ancora incompleta e spesso scorretta è l’informazione sulle Iqos.
[…] Poiché il fumo di sigaretta abbassa i livelli di DHA nel latte delle fumatrici, la supplementazione va in particolareconsigliata nelle fumatrici, sia che abbiano smesso o soprattutto che abbiano continuato tale abitudine durante la gravidanza.
Per quanto riguarda l’attività fisica e l’esercizio fisico, la donna che non era solita eseguire prima attività di questo tipo, difficilmente le inizia spontaneamente anche per paura di arrecare danno al feto o causare complicazioni alla gravidanza, mentre la donna che già le eseguiva capita che le interrompa o ne riduca la quantità.
Sebbene la necessità ostetrica di riposo assoluto sia piuttosto rara e spesso non ci siano controindicazioni a svolgere attività fisica aerobica e/o di resistenza, anche da parte del personale sanitario spesso non viene eseguito un counseling adeguato.
Varie società internazionali (ACOG, ADA, FIGO, NICE, SOGC, WHO e altre) sono concordi nel promuovere l’esercizio fisico in gravidanza che deve essere sia adattato in base alla valutazione ostetrica sia in base al grado di allenamento della stessa e al tipo di attività che la donna desidera svolgere. L’attività più frequentemente svolta e di cui si dispongono più dati in letteratura è quella aerobica ma recenti studi hanno evidenziato come anche quella di resistenza non abbia un effetto negativo sull’outcome della gravidanza e richieda meno impegno da parte della gravida che può svolgerla direttamente a domicilio. La donna deve infine essere istruita a modulare l’attività fisica in termini di intensità, durata, frequenza dell’allenamento e infine anche tipologia dell’allenamento evitando gli sport di contatto, quelli che prevedono conduzioni di equilibrio precarie, immersioni o allenamenti ad alta quota. L’attività sportiva può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza salvo complicazioni ostetriche e anche ledonne che lamentano algie dorsali non vanno scoraggiate ma anzi, attività fisiche di stretching e di resistenza possono contribuire al migliorare la sintomatologia algica.
L’osservazione di queste raccomandazioni per uno stile di vita salutare è stato dimostrato essere fondamentale non solo per la donna in gravidanza, ma anche per il benessere e la salute del nascituro nell’arco della sua vita.